Che senso ha buttare in terra un libro invitando a contestare la forza di gravità?
Questo approccio è semplice folclore o serve a ridicolizzare un ospite prima che si esprima?
Ha un fondamento nel merito di ciò di cui si sta parlando o serve a dare una pre-classificazione dell’ospite.
Dovrebbe far ridere? Riflettere? Si mi fa riflettere l’inadeguatezza del gesto. Vogliamo chiamarla ghettizzazione dell’ospite? Fate voi
Buttare in terra un Libro è deplorevole di per se. Nella ridicolaggine del gesto si poteva scegliere una penna, un foglio, ma è stato scelto un libro per aumentare l’enfasi della squallida scena. L’oscenità è servita. Un elogio alla volontà di non voler dialogare. Alziamo i muri, sempre più alti che fa fico.
Entriamo nel merito della questione esaltando l’approccio ridicolo di molti giornalisti, presunti tali o “momentaneamente non raggiungibili”.
Appiattire il dialogo attribuendo una etichetta denigratoria al proprio interlocutore (ospite tra l’altro), preparato a tavolino, da parte del conduttore (tra l’altro) facilita molto il lavoro di chi è all’ascolto predisponendolo ideologicamente e non nel merito delle questioni che verranno trattate.
Dare del “terrapiattista” a chi vuole discutere del Covid, vaccinazioni o altri aspetti senza che lui si proclami tale è uno strumento, aimè vincente. Aimè perchè non è un colloquio di merito ma una discriminazione a prescindere, elevandosi a rango superiore prima del dibattito.
Ma che lo inviti a fare? Non lo invitare no? Ehh no, così puoi dire di averlo invitato come gli altri!
Appellarsi così alla scienza intimando all’ospite di turno all’invalidazione una delle indiscutibili leggi della fisica è da maestri della comunicazione, chapeau.
Lo stesso termine NoVax oggi è equiparato al “terrapiattista”, strumentalizzando la discussione con superficialità prima di entrare nel merito della singola discussione. Sono decine i casi simili a questo anche se è difficile trovarne uno più squallido.
Video del 26 nov 2021 in cui il giornalista Floris getta in terra un libro invitando alla contestazione scientifica.