SI, sono sperimentali e sono stati introdotti in situazione emergenziale.
In ogni caso rientrano in una specifica regolamentazione tipica dei farmaci sperimentali, come è giusto che sia secondo il principio medico detto “Principio della precauzione” secondo cui un farmaco non può in nessun caso andare anche potenzialmente a danneggiare la situazione di partenza.
Ulteriori chiarimenti se fosse necessario
Domande spontanee
- Perchè illustri membri di governo, illustri giornalisti, illustri opinionisti continuano ad affermare che non sono farmaci sperimentali?
- Perchè i giornalisti hanno smesso di fare questa domanda e porsi questo dubbio?
- Il fatto che sia stato approvato in via emergenziale determina la non sperimentazione?
- Cosa è successo al farmaco anti-Covid “Astrazeneca”: è stato rimosso per le informazioni pervenute dopo milioni di inoculazioni?
- Cosa è successo al farmaco anti-Covid “Jonhson e Johnson”: è stato rimosso per le informazioni pervenute dopo milioni di inoculazioni?
- Perchè non viene aggiornato il report sulle cause avverse fermo a settembre 2021?
- Il fatto che milioni di persone siano state inoculate con questi farmaci ci tranquillizza sulla sperimentazione? Vogliamo soltanto parlare degli affetti avversi a breve termine?
- Perchè c’è una corsa alla vaccinazione dei bambini senza mostrare grafici e dati di emergenza?
- Questi farmaci sono esenti da rischi (breve, medio, lungo termine)?
- Le affermazioni pubbliche di illustri membri di governo ritenute incontrovertibili hanno poi trovato riscontro nella realtà?
- La generazioni di nuove varianti non era una caratteristica nota (dall’inizio) di questo tipo di virus classificato anche come “Virus imperfetto”?
- Hai mai analizzato i dati dell’istituto superiore di sanità e nello specifico quelli relativi alle cause di mortalità e le distinzioni tra le fasce d’età?
- Nell’interesse del bene comune (collettività) è opportuno e lecito effettuare una valutazione rischi/benefici?
- Nell’interesse del bene comune (collettività), dal punto di vista medico, economico e sociale sarebbe stato sensato procedere con la somministrazione verso i soggetti ritenuti più fragili (con più rischio %) in attesa di avere maggiori informazioni (dati) su questi farmaci?