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LA GUERRA FA SCHIFO. L’ipocrisia anche.

Sono tempi in cui anche l’ovvio va sottolineato, evidenziato, urlato.

La guerra fa schifo e rappresenta la sconfitta dell’essere umano. La sconfitta dell’evoluzione sociale. La sconfitta dell’Homo Sapiens.

Allo stesso modo fa schifo l’ipocrisia che spesso (sempre) caratterizza queste tristi vicende.

Due tipologie di ipocrisia

Da una parte l’ipocrisia politica (Ipocrisia Classe A)con le subdole manovre che stanno dietro questi eventi che non possono essere sintetizzate analizzando una microscopica finestra temporale ma tutt’altro. Bisogna andare indietro nel tempo per comprendere l’origine del male, per quanto possibile.

Dall’altra l’ipocrisia di massa (Ipocrisia Classe B) quando si attenziona un singolo evento soltanto perché è “vicino a noi (occidentali perbenisti)” o soltanto perché è propagandato nei canali mediatici principali.

Tutti siamo ipocriti, dobbiamo esserlo per poter accettare quel qualcosa di buono che passa dalle giornate quotidiano. Tutti ci giriamo o ci siamo girati dall’altra parte quando la tristezza non ci riguarda, più lontano è e più è facile. E’ nella nostra natura l’ipocrisia, ci serve per andare avanti.

“The show must go on. Always. Anyway”

Ma ci sono occasioni in cui l’Ipocrisia Classe B raggiunge livelli incommensurabili. Ci sono momenti in cui si smette di pensare, ci si rifiuta di approfondire e quasi sempre perché non si vuole contraddire la narrazione unica della vicenda. Perché è più facile. Perchè mettere in discussione è faticoso. Lo sappiamo, è logorante. E’ snervante. Richiede tempo. Richiede approfondimento. Richiede fatica che non siamo disposti a consumare. A noi interessa la Pizza. A noi interessa il Piatto di Pastasciutta. A noi interessa la ca*** di Palestra. Il ca*** di Film sul Divano. Il Week End al MARE.

E sono tutti “privilegi” meritati, ci mancherebbe. Per il benessere mentale, per il benessere della famiglia, per il benessere dei figli, per il benessere dei bambini. Di quei bambini privilegiati che “per fortuna non stanno dall’altra parte“.

Allora la guerra fa schifo dalle basi. Dalle basi di lancio (metaforico) che sono la polveriera, arte e artefici di manovre impensabili per una mente sana. Narrazioni che vanno venire il vomito perché la loro ideazione, la loro pianificazione hanno come tassello essenziale la guerra. Il passaggio cruciale di queste strategie sono la sofferenza, sono le stragi di innocenti, il dolore e la morte di bambini non privilegiati e vittime di una infanzia negata, irreparabilmente perduta. E per chi resta ci sarà la sofferenza e l’odio da accumulare che qualche altra forza malvagia incanalerà come farà comodo.

Le masse non si ribellano mai in maniera spontanea, e non si ribellano perché sono oppresse. In realtà, fino a quando non si consente loro di poter fare confronti, non acquisiscono neanche coscienza di essere oppresse.

GEORGE ORWELL

E quindi?

E quindi documentiamoci. Non facciamo i superficiali, non aggiungiamo all’ipocrisia l’offesa alla memoria di chi è morto “fino a ieri”. Di chi ha lottato o di chi è morto come effetto collaterale.

Non schieriamoci a prescindere, documentiamoci e cerchiamo di capire la causa oltre all’effetto e alla conseguenza. L’origine del male. E’ l’origine che va fermata, va estirpata perché senza quella non ci sarà interruzione della storia malefica.

Se riesci a sentire fino in fondo che vale la pena conservare la propria condizione di esseri umani anche quando non ne sortisce alcun effetto pratico, sei riuscito a sconfiggerli.

GEORGE ORWELL

Allora vogliamo lanciare qui qualche sassolino sulla storia Ucraina. Informazioni raccontate da altri che hanno approfondito, altri a cui spesso viene negata la voce perché le informazioni sono scomode e vanno emarginate. Non le trovate in TV perché non possono essere invitati.

La strategia prevede la censura, la denigrazione per chiunque cerchi di raccontare “un altra realtà”. La realtà deve essere solo una

Queste informazioni sono pubbliche. Controllate le date. Sono informazioni che partono da lontano, sono datate

“La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza.”

“Finché non diverranno coscienti della loro forza, non si ribelleranno e, finché non si ribelleranno, non diverranno coscienti della loro forza.”


“Se tutti i documenti raccontavano la stessa favola, ecco che la menzogna diventava un fatto storico, quindi vera.”

GEORGE ORWELL

E’ noto e di dominio pubblico che in Ucraina ci sono elementi palesemente nazisti e spesso questa narrazione viene giustificata come minoritaria. Beh è bene ricordare che questa minoranza fa parte dell’esercito. Questa “minoranza” è accettata, tollerata e esegue ordini impartiti da qualcuno. Non sono simpatizzanti, sono attivi. Molto attivi.

Se si ignora quello che è accaduto dal 2014 in Ucraina allora significa essere ciechi, significa voler ignorare i fatti, significa VOLERE APPARTENERE AD UN PENSIERO UNICO PER CONTINUARE A PENSARE ALLE PROSSIME MERITATE FERIE.

E dunque?

E dunque anche qua si ottiene l’effetto paradosso. Effetto per cui se vengono trovati 30 laboratori di biotecnologia militare e questi vengono RICONOSCIUTI dalla stessa nazione che li gestisce (United States Of America – U.S.A.) non c’è sollevamento popolare e indignazione, ma la priorità è distruggerli affinché non cadano nelle “mani nemiche”. Ma cosa ci fanno 30 laboratori biotegnologici e miliatari (armi chimiche) AMERICANE (si sono territorio americano in Ucraina) tra l’Europa e la Russia?

Ce le possiamo fare due domande o tiriamo un tratto di penna a cancellare le tracce e ricominciamo?

Ma l’ipocrisia fintissima occidentale avrà pure un limite o no? Un briciolo di decenza sarà il caso di tirarla fuori oppure siamo tutti sotto scacco matto impossibilitati ad alzare la testa? Forse la seconda.

Non solo non abbiamo la forza di reagire ma sappiamo anche che non porterà a nulla perché la strategia ha basi solide.

Riepilogo storico delle vicenda Russia / Ucraina

2014 “A scuola di nazismo in Ucraina”

2015: La Stampa scriveva “Ucraina: nazisti o nazionalisti?”

https://www.lastampa.it/esteri/2014/02/22/news/ucraina-nazisti-o-nazionalisti-1.35927865

Fotografo Giorgio Bianchi tg3, nel 2019, Donbass

Fotografo e documentarista Giorgio Bianchi al tg3, nel 2019, racconta la vicenda Ucraina sin dal 2014. I questa intervista spiega cosa accade nei territori del Donbass

Altri Link

Battaglione Azov: https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglione_Azov

“La guerra in Ucraina nata dall’umiliazione russa da parte della Nato” Secondo il politologo Christopher Layne, la prima causa del conflitto in Ucraina è l’espansione a est della Nato

lo storico della Columbia University Adam Tooze dimostra che l’Ue ha avuto un ruolo importante nell’orchestrare i disordini politici che hanno portato al rovesciamento del presidente filo-russo (eletto democraticamente) Yanukovich. Si potrebbe anche vincere una buona somma di denaro scommettendo che quando gli archivi statunitensi saranno aperti tra 50 o 75 anni, impareremo che anche Washington ha svolto un ruolo importante nell’istigare questo cambio di regime. Mosca certamente sa tutto questo, che è un altro motivo per cui Putin ha tracciato una linea rossa sull’adesione alla NATO dell’Ucraina.

L’Ucraina è colpa nostra, De Masi smaschera gli errori dell’Occidente Gli scontri in Ucraina proseguono senza sosta e la sensazione sempre più diffusa nei Paesi europei è che la guerra si stia avvicinando

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